link alla puntata di Porta a Porta del 14 gennaio 2016
S’intitola “
Assedio alla dieta Mediterranea”, Antonino De Lorenzo è invitato per rappresentarla e con lui sono tutti d’accordo.
Ma la puntata è incentrata su Mozzi.
Il servizio introduttivo di Ester Vanni è una concisa e precisa presentazione della dieta dei gruppi sanguigni a cui fa seguito la premessa di Vespa dichiaratamente scettica e canzonatoria.
“Lei dice che questa una bufala” dice ammiccando a Calabrese
che sornione risponde:
“Direi che non mi piace scientificamente… Se poi la chiama bufala, non è sbagliato come traduzione.”
Ma è quando Mozzi chiede mese e giorno di nascita a Giusy Buscemi che possono davvero ridere!
Dieta dell’oroscopo! Un passo falso?!
“… Se vogliamo fare il discorso della scienza che diventa frufru… Parlare di dieta dell’oroscopo, Direttore per favore!… “ esplode Calabrese
“Ci mancano soltanto la mia amica Marisa Laurito e Simona Izzo che loro si metterebbero a divertirsi su sta cosa qua”
Ippoliti ha gioco facile:
“Ci manca solo la dieta delle squadre di calcio… ”
e Vespa prende la palla al balzo:
“Che dobbiamo fa’ per fa’ vincere la Roma?”
Non c'è nessun passo falso quando non c'è alcun bisogno di evitare gli attacchi.
Mozzi li spiazza: consiglia seriamente di rivolgersi ai preparatori atletici del Foggia che, adottando la dieta dei gruppi sanguigni ,hanno migliorato le performance dei giocatori.
“Ao’ il volevo dì na battuta e mo’ questo!…” “No, non molla, non molla più!”. Il contropiede non se l'aspettavano.
La cuoca dal fisico abbondantemente mediterraneo prepara bucatini al guanciale e dice in romanesco: “Che dobbiamo fa’ … non mangamo?!… Ma lascia perde a Bru’! ”
La vegetariana Iskra Menarini tentenna “...mi ha detto che col tempo il corpo può ammalarsi senza carne… Poi vedrò”. “Senza proteine animali” precisa Mozzi, suggerendole il pesce.
“Lei dice che un vegetariano campa meno?”, incalza Vespa.
Mozzi non cade né in questa né in altre trappole. Ogni volta che gli vien data la possibilità di parlare precisa quel che intende senza lasciarsi confondere da interruzioni, lazzi e dalla parola “scienza” ripetuta come un fosse un veto.
Alla fine l’unico appunto che rimane è: “Essendo un medico lei faccia quello che facciamo noi: pubblichi i lavori scientificamente, si faccia validare dai giornali che sono seri dove c’è un board e ratering…” su questo Calabrese è risoluto.
Mozzi replica: “ma perché uno li deve pubblicare?”
Vespa: “Per avere un riconoscimento scientifico, lei sa bene che se uno non pubblica poi …”