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venerdì 4 luglio 2014

Perché si smette di stare a dieta: il motivo più insidioso (Non si cucina con gli scarti parte 2)




Dei 5 motivi per cui si vive male la dieta e prima o poi si smette, ho già scritto e più avanti ne parlerò ancora.
Ma c’è qualcosa di ancor più insidioso dei 5 motivi, è qualcosa da cui non si scappa. Per forza che ci cascano tutti: è la ragione stessa per cui si sta a dieta!

Pare che stia dicendo un’assurdità, vero?Lo so, ma proprio perché pare un’assurdità è insospettabile e... si cade nella trappola.

Qual è la ragione per cui si sta a dieta? 
Un difetto estetico? Un problema di salute? Di certo è qualcosa non va e non va al punto da farci decidere a prendere provvedimenti. è un disagio, un malessere, una paura ed è forte abbastanza da metterci in crisi, altrimenti la molla non scatta, altrimenti non ci si mette a dieta.
E benvenuta sia la crisi! Ci spinge verso il meglio, a farci carico di noi stessi e diventare più consapevoli.

Ma c’è un inghippo.
Per motivarsi a seguire la dieta, si usa portare e riportare l’attenzione sui possibili rischi, sul ricordo di malesseri e imperfezioni.
Anche insistere con benefici possibili e traguardi da raggiungere significa ripetersi che qualcosa non va, si insiste sul senso d’inadeguatezza.

È normale cascarci, è normale credere che vada benissimo.
Ma dando corda a pensieri di inadeguatezza e paure, c’è da stupirsi che basti un nonnulla per venir colti dallo sconforto?
C’è da stupirsi che prima o poi quando salta fuori la possibilità di una serata da giro pizza, vinca il giro pizza?
...e vai di salsiccia e zola, con birra grande, ...vai coi profiteroles e con tutto quel che è possibile trangugiare!

Certo poi arrivano i sensi di colpa, ma se ogni volta che ci si ritrova ad aver a che fare col cibo c’è un sottofondo di rinuncia e frustrazione è normale che venga voglia di sgarrare se non di buttare all’aria tutto.

Molti si stupiscono che io non dia corda ai motivi per cui stare a dieta e neppure ai “benefici ottenuti e ottenibili”. E che tagli corto quando si parla di salute e benessere.
È che so che nulla di ciò è utile per stare a dieta, anzi è di ostacolo.

Ci sono ragioni per cui ho deciso di seguire questa dieta. Bene!
C’è chi ha altre ragioni o chi sceglie altre diete. Benissimo!   
Una cosa è certa e può essere utile a chiunque:  
una volta presa la decisone che me ne faccio delle ragioni per cui l’ho presa? Mi aiutano a metter su la pentola? a portare in tavola qualcosa di buono?

Per quel che ne so io qualsiasi cosa condita con pensieri della serie “mangio questo perché non sono come dovrei essere, perché sto male, perché potrei stare male”,  diventa molto ma molto poco appetitosa.


C’è chi mi scrive o si presenta dicendomi quale patologia gli è o gli era stata diagnosticata. C’è chi assume un tono dolente nel chiedermi  “tu come stai?” sottintendendo o persino aggiungendo espressamente “Come vanno le tue analisi? Tutto a posto?”. C’è chi fa di malattie, diagnosi e cure argomento di conversazione.
Ma fare di una patologia l'identià propria o quella di un altro è assurdo!
Sarebbe ridicolo se non avesse conseguenze tristi e pericolose.

Possibile che non si possa parlare di qualcosa di meglio?!
E ancora: chi si dedica con ardore alla lettura e condivisione di articoli riguardanti salute e benessere.. possibile che non si accorga di fare di MALATTIE E MALESSERE il proprio hobby, la passione che ama coltivare?!

Quel che non va m’è servito vederlo per prendere una decisione, bene!
Una volta che ho deciso perchè parlarne? perchè pensarci? Perché sprecare tempo ed energie in pensieri che non portano a nulla se non a tristezze e paure?
Per quel che mi riguarda tempo ed energie mi servono per occuparmi di come usare gli ingredienti per ottenere qualcosa di buono, di molto buono, di sempre più buono
Il piacere della tavola, il senso della convivialità, l’aspetto creativo: sono queste le cose che mi servono per cucinare, di queste ho bisogno per  mettere su la pentola, a queste dò corda!
Siccome ho deciso DAVVERO di stare a dieta tanto per cominciare, applico subito la regola del “Non si cucina con gli scarti” 
ed il primo di tutti gli scarti è proprio la ragione per cui sto a dieta. 
Pensieri che non portano ad altro che a cattivo umore, recriminazioni, depressione mi fanno solo perdere tempo ed energie, vanno subito in pattumiera se voglio combinar qualcosa.
Così funziona, non solo riguardo alla dieta...così funziona nella vita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

da poco seguo il tuo blog... mi piace, è... frizzante �� oggi incontro il tuo post sul xche' si abbandonano le diete e la mia mente corre ad una scritta trovata su un muro durante un viaggio... diceva "viviamo in un mondo dove tutti si accorgono se sei ingrassata o dimagrita ma nessuno si chiede xche' sei triste o xche' stai ridendo"...
grazie del tuo solare e solerte impegno...
grazie, RITA

Marilena D'Onofrio ha detto...

Grazie Rita soprattutto per il "frizzante" e per il "solare"... Hai capito in pieno le mie intenzioni.
E la frase del tuo viaggio mi fa pensare che in effetti scrivo più per la tristezza e per la risata che per la forma fisica.
Grazie!
Marilena

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